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Terroristi metodologici

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Certi post di Tamino sono troppo tosti per me. Poi arriva un commento che spiega come si ottiene un Q-Q plot del (della?) residuale - a cosa serve, l'aveva già spiegato Tamino - e mi s'accende una fioca lampadina. Leggendo l'ultimo mi s'è accesa meno fioca, forse perché riguarda l'innalzamento del livello del mare che nel sud della Florida non avverrebbe. Gli errori globalcoolisti sono un po' sempre gli stessi, in vent'anni qualcosa devo aver imparato...

Se imparo io, penso che lo facciano tutti anche perché trovare gli errori degli altri è più facile. Il problema è che certi baroni non vogliono che il vulgum pecus sappia che perseverano diabolicamente e se la prendono con gli scienziati che cercano di educarci.

Andrew Gelman è un altro statistico che leggo volentieri (bayesiano, quindi simpatico a priori...). Si occupa di pubblicazioni dubbie in psicologia, economia, scienze politiche e sociali, più popolari nei media. L'ideale per noi cronisti che di statistica sappiamo poco o nulla.

Con amici si parlava di agopuntura. Non ci "credono", ma i suoi fautori sostengono spesso che è l'unica alt. med. la cui efficacia sia dimostrata superiore al placebo da ricerche "scientifiche". Non risulta a chi ha svolto trial clinici e analizzato qualitativamente la letteratura. Coincidenza, Gelman parla delle credenze dei suoi amici cinesi: per es. l'agopuntura sarebbe efficace e non avrebbe mai nei cinesi gli effetti collaterali dannosi che ha nei non cinesi.

Gelman è sorpreso da questo "paradosso", a me sembra un prior bayesiano pericoloso per la salute, ma ragionevole. Per esperienza (punture di calcio da bambina) avevo la credenza opposta: gli aghi fanno male. Poi hanno inventato l'ago Pic, ho capito l'errore e cambiato il mio prior.

I prudi ce l'hanno sempre con noi!

Ma trovo irragionevole la credenza di alcuni baroni nella voodoo science, il rifiuto di aggiornare i prior e di correggerla, danneggiando così per decenni la propria disciplina e in generale la fiducia nella ricerca. Trovo insensato chiamare "terroristi metodologici" Andrew Gelman et al. che segnalano errori sui social, come Susan Fiske, editor per i PNAS di paper che hanno danneggiato la sua reputazione ed ex presidente dell'Association for Psychological Science.

Secondo lei, i dubbi vanno espressi in privato con il bon ton che manca allo scandaloso "trash talk" del vulgum ignorante, anonimo e becero, che sbraita sui blog, perseguita scienziati, tronca carriere ecc. O in garbate lettere alla rivista, che rifiuta quasi sempre di pubblicarle.

Tra citazioni di Louisiana 1927, Andrew Gelman risponde in modo esemplare, trovo, all'editoriale di Susan Fiske sull'APS Observer. Riassume 50 anni di psicologia voodoo (altre discipline nei commenti), cita le critiche di metodo ignorate sebbene uscite su riviste importanti, e fa esempi di abusi clamorosi della statistica anche da parte di Susan Friske.

Con 40 studenti di psicologia x 10 variabili, volete che nei dati rumorosi di un esperimento non si trovi almeno un valore <0,05 a sostegno di qualunque ipotesi?

L'anonimato darà fastidio a chi vuol discreditare il messaggero, ma protegge dalle rappresaglie baronali. Cmq la maggior parte dei blogger che discutono i paper dubbi hanno nome e cognome. E gli errori di metodo, gli abbagli dei revisori o le falsificazioni deliberate sono prese in considerazione dalle riviste soltanto dopo essere state denunciate in rete.

Dalle riviste scientifiche oneste, intendo dire. I media continuano a compiacere i baroni qualunque cosa dicano o scrivano. Wired, per esempio, ha pubblicato senza smentirne le falsità implicite ed esplicite in questa replica del prof. Alessandro Zanasi dell'Università di Bologna, primo autore dell'ennesima marchetta per Boiron, criticata anche da Sandro Iannacone. (Se vuole smentirle qui è benvenuto.)

E' tanto più benvenuto che il prof. Zanasi raccomanda i rimedi omeopatici in sostituzione degli antibiotici, sempre meno efficaci per via del loro abuso in medicina e veterinaria. Ieri se n'è discusso perfino all'Assemblea dell'ONU, tuttora riluttante a un controllo globale delle vendite e a irritare produttori e allevatori. (Se ne parla verso le 19 a radio pop.)

***

Aspettando i premi Ig Nobel

Gioia Locati continua a promuovere le frodi di Wakefield, le bufale di Montagnier e i ciarlatani che sfruttano genitori disinformati da gente come lei. Per farla breve, la giornalista sa che

  • se un bambino di 22 mesi smette di parlare, dorme meno o gli fa male il pancino quando nasce un fratellino o una sorellina, è diventato autistico di colpo per via dei vaccini fatti tra i 3 e i 13 mesi;
  • l'autismo è causato da un'allergia alle proteine dell'uovo perché ce ne sono nel vaccino contro il morbillo, sconsigliato a chi è allergico alle proteine dell'uovo;
  • è anche causato dall'alluminio usato come adiuvante in alcuni vaccini*;
  • lo spettro autistico è fatto di "malattie" che si sommano, per cui in Italia ci sono "6-10 bambini" malati "ogni 10.000 (Negli Usa il rapporto è 1 su 68)".

* Contro epatite B, difterite, tetano, pneumococchi, polio ecc. Sommati, contengono 4-5 milligrammi di alluminio rispetto a 300 milligrammi/l nel sangue di un bambino di 6 mesi. A quell'età ne ha ingeriti come minimo 7 mg se allattato al seno, 38 mg con latte artificiale e 117 se con latte a base di soia.

E molto di più se beve acqua e ha cominciato a mangiare pappine a base di frutta e verdura.


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